VERONA VENEZIANA – RINASCIMENTALE

LOGGIA DEL CONSIGLIOTra gli itinerari proposti:

Verona rinascimentale

L’itinerario intende far conoscere una delle stagioni storiche e artistiche tra le più straordinarie e ricche del rinascimento veronese (1400-1500) sotto la dominazione Veneziana, in cui la città si trasforma in un  incessante cantiere con costruzioni religiose, militari e splendidi palazzi.

Dopo aver ammirato il trittico di Andrea Mantegna nella basilica di San Zeno, notevole opera che inaugura il passaggio dalla pittura tardo gotica a quella rinascimentale, si prosegue verso porta S.Zeno per comprendere come la Serenissima Repubblica di Venezia avesse provveduto in quell’epoca a difendere la città con una nuova cinta bastionata potenziata da tre monumentali porte d’ingresso (oltre a porta S.Zeno, porta Nuova e porta Palio, progetto assieme alle mura di Michele Sammicheli). Dopo aver costeggiato la cinta bastionata, si giunge alla chiesa francescana di S. Bernardino, eretta a partire dalla metà del XV sec., che mostra nell’architettura i segni del passaggio dallo stile gotico a quello rinascimentale; al suo interno si trova la bellissima cappella Pellegrini, mirabile rievocazione del Pantheon romano lodata da GiorgioVasari; dopo aver lasciato la biblioteca del convento, capolavoro interamente affrescato di inizio ‘500, ci si dirige verso il centro storico percorrendo corso Cavour, sul quale si affacciano i palazzi Canossa e Bevilacqua di Michele Sammicheli. Si giunge quindi a piazza Erbe, dove si ammirano gli affreschi di Alberto Cavalli, allievo di Giulio Romano, nella case Mazzanti. Si conclude con la loggia del Consiglio, (XV sec.) tra i primi edifici rinascimentali eretti in piazza dei Signori.

In alternativa: jè possibile partire dalla chiesa di San Giorgio in Braida, (prossima alla porta San Giorgio),che conserva al suo interno l’inestimabile Martirio di San Giorgio di Paolo Veronese e Il Battesimo di Tintoretto, con altri capolavori di scuola veronese del XVI sec.; passando per il Duomo, si  raggiungere la loggia del Consiglio in piazza dei Signori, quindi gli affreschi sulle facciate dei palazzi in piazze Erbe per concludere la visita con i palazzi sammicheliani (Canossa e Bevilacqua) di corso Cavour.

Giardino Giusti

Visita ad uno dei più straordinari luoghi situati a sinistra d’Adige. Il giardino Giusti, organizzato entro il 1580, costituisce un magnifico esempio di giardino all’italiana. Delimitato dalle scompartite geometrie, regolate entro assi viari perpendicolari, si racchiude nella parte più a nord con un labirinto in bosso progettato da Luigi Trezza nel 1786.

Immergendosi quindi in antiche e magiche atmosfere, si attraversa il viale profilato da cipressi per giungere alle grotte e poi sino al piano elevato della terrazza belvedere decorato dal suggestivo mascherone.

Il giardino si costituisce a quinta scenografica dell’annesso palazzo Giusti che, edificato dopo il 1572, si connota per il tipico impianto ad “U”. All’interno, di grande interesse, gli affreschi settecenteschi di Dorigny e Francesco Lorenzi.

 

Giardino Giusti

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